La Manifestazione
La Staffetta delle Contrade vede la sua prima edizione Domenica 22 Marzo del 1958 e, con qualche periodo di sospensione (dal 1961 al 1964 e dal 1968 al 1972), arriva fino a noi risultando una delle corse più antiche d’Italia. Com’è facile intuire, si tratta di una corsa podistica a frazioni in cui ognuna delle otto Contrade, schierando in sequenza otto propri atleti cerca, come sempre, di primeggiare sulle altre. La Staffetta delle Contrade non ha una precisa data di svolgimento, ma solitamente si colloca a ridosso dei festeggiamenti di San Giuseppe, Patrono di Querceta.
Il percorso, della Staffetta delle Contrade, divenuto oramai tradizionale, è interamente stradale e si snoda su una distanza complessiva di circa 11.000 metri, con partenza e arrivo poste allo Stadio Buon Riposo, transitando via via sui territori di pertinenza di ogni singola Contrada, e si effettua un cambio per Contrada. Per questa ragione non tutti i tratti sono della medesima lunghezza e con le stesse caratteristiche, aumentando così la necessità delle Contrade di sviluppare una buona tattica, imparando a disporre gli atleti nei pezzi più adatti alle loro qualità.
Una delle caratteristiche a rendere insolita la Staffetta delle Contrade, consiste nel vedere gli atleti correre in mezzo ad un nugolo di supporter in bici e motorino. La situazione è così caotica da apparire anche un poco pericolosa, ma da queste parti l’abitudine alle competizioni è tale da far si che il rischio di incidenti sia ridotto al minimo, e proprio il correre lungo un circuito cittadino, tra centinaia di persone che seguono la corsa ed incitano i propri atleti, sia lungo le strade del percorso sia all’interno dello stadio, rende anche questa manifestazione unica in Italia nel suo genere e molto coinvolgente, e il grande calore del pubblico, tipico di un palio, ha sicuramente un effetto sui tempi ottenuti in gara.
Il Percorso
Nelle scorse edizioni, si era sperimentata una formula con partenza e arrivo a rotazione nelle altre Contrade, ma non riscosse molto successo.
Da qualche edizione, precisamente dal 2005, le fasi di partenza e di arrivo avvengono (di nuovo, e crediamo definitivamente), presso la pista di atletica dello stadio comunale del “Buon Riposo” che, dopo un primo giro da parte degli atleti, vede questi ultimi uscire in strada alla volta del paese di Pozzi (Contrada il Pozzo).Dopo avere attraversato le località Sceltino e Colombaia, il primo “cambio” (passaggio del testimone da un atleta all’altro della medesima Contrada), dopo il superamento di un insidioso sottopasso che riemerge dopo una trentina di metri con una rampa micidiale posta a circa 150 metri dal cambio, che avviene nel centro abitato di Querceta, dopo una frazione di circa 2700 metri. (Contrada la Quercia).
Il secondo, dopo un lungo tratto rettilineo sulla “S.S. n.1 Aurelia”, avviene in località Madonnina dei Pagliai (Contrada la Madonnina).
La terza frazione, molto veloce perché tutta in leggera discesa, vede il passaggio del testimone, dopo aver varcato una prima volta il fiume Versilia, in località Vaiana di Forte dei Marmi (Contrada il Ponte).Il quarto “cambio” avviene in località la Cugnìa (Contrada il Ranocchio), dopo aver superato la leggera ma insidiosa pendenza del cosiddetto “Ponte di Tavole” (di nuovo sul fiume Versilia e di nuovo in Comune di Seravezza).
La quinta frazione inizia con l’attraversamento della nuova strada provinciale, sempre in località la Cugnìa e con un percorso prima pianeggiante e poi in leggera ma costante ascesa, porta gli atleti a terminare il loro sforzo in località Frasso (Contrada la Cervia).
La frazione successiva, la sesta, di circa 2200 metri, risulta da sempre la più seguita (assieme all’ultima, naturalmente) dal pubblico quercetano perché include il superamento del locale cavalcavia; la fatica dei frazionisti qui impegnati si conclude quindi con il “cambio” in località Marzocchino (Contrada il Leon d’Oro).Il settimo ed ultimo passaggio del testimone avviene infine nel paese di Ripa (Contrada la Lucertola), dopo che gli atleti hanno dato prova della loro velocità nella frazione di percorso che, con i suoi 630 metri, risulta da sempre essere la più breve, ma non per questo, la più facile da affrontare.
Regolamentazione degli “Stranieri”
Come detto, ogni singola Contrada schiera otto atleti frazionisti. Di questi, per regolamento, sei devono risiedere o aver risieduto all’interno del territorio che complessivamente risulta di pertinenza delle Contrade; mentre due atleti possono essere residenti al di fuori di questo (in gergo vengono chiamati “stranieri”).
Sino a qualche anno fa, molte Contrade (specie quelle che maggiormente si contendevano la vittoria), provvedevano ad ingaggiare atleti di caratura mondiale, quali gli italiani Alessandro Lambruschini (Campione Europeo nel 1994 e Medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996 sui 3000 metri siepi), Francesco Panetta (Campione Europeo nel 1990 e Mondiale nel 1987 dei 3000 metri siepi), Arturo Di Napoli (Campione Europeo indoor nel 1992 e Mondiale indoor negli anni 1993 e 1995 nei 3000 metri), Salvatore Antibo (Medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Seul del 1988 nei 10000 metri), Stefano Mei (Campione Europeo nel 1986 sui 10000 metri), i fortissimi keniani Matthew Birir (Campione Olimpico dei 3000 metri siepi ai Giochi di Barcellona 1992), Paul Tergat (Medaglia d’Argento ai Giochi Olimpici del 1996 e del 2000 nei 10000 metri) e Cesir; il burundese Vénuste Niyongabo (Campione Olimpico sui 5000 metri ad Atlanta nel 1996); per citarne alcuni.
Dal 1999 questa possibilità è stata tuttavia rivista ed il regolamento della Staffetta delle Contrade, adesso, prevede che possano essere ingaggiati quali “stranieri”, solamente atleti di nazionalità italiana e di categoria non superiore alla “Juniores”.
Anche cosi però, si sono succeduti, nella Staffetta delle Contrade, i miglior mezzofondisti italiani delle categorie Juniores e Allievi: Christian Obrist (8 volte Campione Italiano Assoluto nel 2000, dal 2002 al 2007 e nel 2012 sui 1500 metri), Cosimo Caliandro (Campione Europeo indoor nel 2007 sui 3000 metri), Giuseppe Gerratana (3 volte Campione Italiano Assoluto nel 2012, 2014 e 2015 sui 3000 siepi), Italo Quazzola (Campione Italiano allievi 2011 di corsa campestre),
Daniele Meucci (Campione Europeo nel 2014 nella maratona), Andrea Lalli (Campione Europeo nel 2012 di corsa di campestre), Giordano Benedetti (Campione Italiano Assoluto nel 2011 e nel 2012 e 5 volte Campione Italiano Indoor dal 2010 al 2014 negli 800 metri) e, più recentemente, i gemelli Lorenzo e Samuele Dini (Medaglia d’Oro ai Campionati italiani Allievi del 2011 sui 3000 metri e Medaglia d’Argento ai Campionati Europei Juniores nel 2013 sui 5000 metri), Leonardo Bidogia e Dylan Titon, Pietro Riva (Campione Europeo Juniores nel 2015 dei 10000 metri), Lorenzo Pilati, Enrico Riccobon (Campione Italiano Juniores indoor sui 1500 metri), Mattia Padovani, Yohanes Chiappinelli, Nadir Cavagna, Alessandro Giacobazzi, Riccardo Usai, Yassing Bouih e Omar Guerniche, sono solo alcuni di quelli che sono stati tra i protagonisti in Versilia della Staffetta della Contrade.
Tipicamente, agli “stranieri” vengono assegnati i due tratti più importanti. Il primo, che coincide con la prima frazione, è di circa 2700 metri e comprende anche un insidioso e stretto sottopasso pedonale ferroviario, mentre il secondo, la sesta frazione, ha una lunghezza di circa 2200 metri e include un lungo cavalcavia sempre sul tratto di ferrovia a poche decide di metri dalla locale stazione.
Periodo Di Svolgimento
In un lontano passato, legato alle primissime edizioni, la Staffetta delle Contrade ha avuto luogo “in notturna” ed il testimone, anziché da un bastoncino di legno od alluminio, era costituito da una fiaccola. L’effetto “scenico” era chiaramente molto suggestivo, ma per l’abbondante pubblico che da sempre segue la manifestazione, si presentavano diversi ed ovvi impedimenti ad una piena godibilità dell’evento. Fu presto variato il programma e la “Staffetta” assunse così la sua attuale collocazione pomeridiana domenicale.
In teoria si corre la prima domenica di Marzo, ma ogni anno la data varia tra la prima e la seconda domenica in base al calendario Fidal, perciò la data della sua effettuazione non è fissata rigidamente, ma ad ogni inizio d’anno, in sede di programmazione, si cerca sempre di farla ricadere in una delle domeniche più prossime al 19 marzo, festa di San Giuseppe, patrono del paese.
Curiosità
L’edizione del 1968
Nel 1968 la Staffetta delle Contrade non fu organizzata dalla Pro-Loco ma le Contrade la corsero ugualmente, organizzata dalla Contrada “La Cervia” e la vinse la Contrada “Il Leon d’Oro”.
Stranamente quella vittoria viene considerata nell’albo d’oro della Pro-Loco ma la progressione numerica della manifestazione non tiene conto dell’edizione del 1968.
La “Non-Staffetta” del 2015
Domenica 12 Aprile 2015 si sarebbe dovuta correre la Staffetta delle Contrade di Querceta, ma a causa di alcuni atleti “stranieri” bloccati dalle loro socetà di appartenenza che hanno ricevuto pressione della Federazione, la Pro-Loco, che organizza la manifestazione ha deciso di sospendere la corsa.
Gli atleti delle otto contrade si sono dati così appuntamento a Querceta per percorrere tutti insieme il tragitto che si snoda nella piana Versiliese, dando un segno di distensione e attaccamento alla manifestazione.
Querceta, Vaiana, Ranocchiaio, Cervia, Ripa, Marzocchino, Madonnina, Pozzi per poi ritornare in Piazza Matteotti, dove tutto ha avuto inizio: non hanno saltato nemmeno una frazione i tanti atleti-contradaioli che domenica 12 aprile 2015 alle 17.30 si sono radunati nella piazza principale dei Querceta.
Questa staffetta amichevole ha mietuto un successo che forse nemmeno i suoi organizzatori (che l’avevano proposta quasi come provocazione attraverso i social network) avrebbero potuto immaginarsi: piena di contradaioli in festa (i più armati di biciclette e motorini per seguire il codazzo di atleti lungo la corsa) era infatti Piazza Matteotti, ma folti gruppi appartenenti a ciascuna contrada si sono piazzati nei punti nevralgici del percorso incitando e applaudendo i podisti che hanno voluto sfidare l’annullamento della staffetta ufficiale per dimostrare, arrivando anche a tagliare il traguardo tutti insieme uniti in un abbraccio collettivo, che i sacrifici dei contradaioli (che durante l’anno si sono allenati duramente per la gara) prevaricano qualunque polemica sia scoppiata nei giorni scorsi in seguito alla denuncia di un atleta partecipante alla Staffetta delle Contrade.
Il caso è esploso perché le contrade possono avvalersi anche di due corridori esterni al mondo del palio ma il regolamento FIDAL (Federazione di Atletica) non permette agli atleti professionisti di partecipare a gare su strada di categoria regionale se non nella regione di appartenenza. Quell’anno per la contrada il Leon d’Oro avrebbe dovuto gareggiare il campione nazionale: Yemaneberhan Crippa; ovviamente fuori regione, perché appartenente alle Fiamme Oro di Padova. A questo punto diversi atleti iscritti alla Federazione si sono ritirati per paura di incorrere in una ventilata squalifica. In realtà anche nelle scorse edizioni ci sono stati nomi di caratura regionale, a testimonianza dell’importanza dell’evento, sebbene la Staffetta delle Contrade non sia un evento FIDAL e quindi i rapporti tra la Federazione e la manifestazione non siano così vincolanti. Inoltre il regolamento federale prevede solo una ammonizione ufficiale per gli atleti e non una completa squalifica da altri appuntamenti. Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire, ma che ha generato una così alta tensione tra i contradaioli che l’allora Presidente della Pro-Loco, Franco Burroni, si è dovuto accollare il compito di rinviare la manifestazione.
Un grido di rabbia si è però levato dalla rete e dai tanti contradaioli che quotidianamente si impegnano e che ci mettono sangue, fatica e risorse: ‘the show must go on’ dicono in tanti e per questo è stata organizzata questa corsa non ufficiale con gli atleti interni alle contrade, che di certo non hanno preso bene il fatto di dover rinunciare a una lunga serie di allenamenti in vista dell’evento.
Il successo dell’iniziativa contribuì ad evitare la temuta ipotesi di un annullamento definitivo della corsa, e quindi, il 2 Giugno 2015 si è disputata regolarmente la 49° edizione della Staffetta delle Contrade.
La Nostra Contrada
La Contrada “La Madonnina” ha vissuto i suoi migliori anni nella Staffetta delle Contrade negli anni ’80.
Dopo aver ottenuto la prima vittoria nella 12° edizione del 1978, i nostri atleti hanno di nuovo conquistato il primo posto nel 1981 e nel 1982 mettendo a segno una splendida doppietta ripetuta negli anni 1986 e 1987, portando così a cinque le vittorie totali della nostra Contrada in questa manifestazione che vale il quarto posto nella classifica generale di tutti i tempi.